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Vertigo in childhood: proposal for a diagnostic algorithm based upon clinical experience

La vertigine nell’infanzia: un algoritmo diagnostico alla luce dell’esperienza clinica

A.P. Casani, I. Dallan, E. Navari, S. Sellari Franceschini, N. Cerchiai

Department of Medical and Surgical Pathology, Otorhinolaryngology Unit, Pisa University Hospital, Italy

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Summary

The aim of this paper is to analyse, after clinical experience with a series of patients with established diagnoses and review of the literature, all relevant anamnestic features in order to build a simple diagnostic algorithm for vertigo in childhood. This study is a retrospective chart review. A series of 37 children underwent complete clinical and instrumental vestibular examination. Only neurological disorders or genetic diseases represented exclusion criteria. All diagnoses were reviewed after applying the most recent diagnostic guidelines. In our experience, the most common aetiology for dizziness is vestibular migraine (38%), followed by acute labyrinthitis/neuritis (16%) and somatoform vertigo (16%). Benign paroxysmal vertigo was diagnosed in 4 patients (11%) and paroxysmal torticollis was diagnosed in a 1-year-old child. In 8% (3 patients) of cases, the dizziness had a post-traumatic origin: 1 canalolithiasis of the posterior semicircular canal and 2 labyrinthine concussions, respectively. Menière’s disease was diagnosed in 2 cases. A bilateral vestibular failure of unknown origin caused chronic dizziness in 1 patient. In conclusion, this algorithm could represent a good tool for guiding clinical suspicion to correct diagnostic assessment in dizzy children where no neurological findings are detectable. The algorithm has just a few simple steps, based mainly on two aspects to be investigated early: temporal features of vertigo and presence of hearing impairment. A different algorithm has been proposed for cases in which a traumatic origin is suspected.

Riassunto

In questo articolo vengono analizzate, alla luce dell’esperienza clinica e della conoscenza della Letteratura più recente in merito, tutte le caratteristiche anamnestiche della vertigine in età pediatrica, con lo scopo di costruire un semplice algoritmo diagnostico applicabile ai casi di vertigine in età pediatrica. Lo studio si basa sull’analisi retrospettiva dei reperti clinici e strumentali di 37 bambini sottoposti a completa valutazione otoneurologica per riferita sintomatologia vertiginosa. Tutte le diagnosi sono state confermate applicando i più recenti criteri diagnostici internazionali. Nella nostra casistica la più comune causa di vertigine in età pediatrica è risultata quella di origine emicranica (38%), seguita dalla nevrite vestibolare (16%) e dalla vertigine psicogena (16%). La vertigine parossistica benigna dell’infanzia è stata diagnosticata in 4 pazienti (11%), mentre il torcicollo parossistico in 1 bambino di un anno. In un 8% (3 pazienti) la vertigine aveva un’origine post-traumatica. La Malattia di Ménière è stata diagnosticata in 2 casi (5%). Una vestibolopatia bilaterale di origine sconosciuta è stata riconosciuta come causa di una dizziness cronica in un paziente. In conclusione, questo algoritmo può rappresentare un ottimo strumento per guidare il sospetto clinico del medico verso una corretta formulazione della diagnosi nel bambino vertiginoso senza chiari segni di coinvolgimento neurologico. L’algoritmo ha pochi semplici step, basati principalmente su due aspetti fondamentali: andamento temporale della vertigine e presenza di sintomi uditivi. Un algoritmo differente è stato costruito per i casi di vertigine post-trauma cranico.